Il Grande Fiume è malato: anche la canoa tra le medicine

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A bordo della motonave Stradivari attraccata al lido Po di Boretto, venerdì 8 settembre si è tenuto il convegno dal titolo “Il Po, bene comune da salvaguardare e valorizzare”.

Alla tavola rotonda hanno preso parte Andrea Agapito, responsabile dell’area “Reti e oasi” per il Wwf Italia, biologo esperto di conservazione della natura, rinaturazione fluviale, difesa del suolo ed educazione ambientale; il dottor Daniele Nizzoli del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università degli Studi di Parma, che ha illustrato i dati dei campionamenti effettuati in questi ultimi due anni sul Po e gli affluenti principali, nell’ambito del progetto “Magana del Po”; Massimo Gibertoni del circolo Legambiente Aironi del Po di Polesine Parmense, promotore della candidatura Mab Unesco del medio tratto del fiume Po; Vitaliano Daolio, pescatore professionista e responsabile Acquario del Po di Motta Baluffi (Cremona); Mimma Vignoli, fiduciaria Slow Food Oglio Po, imprenditrice di un’azienda agricola biologica, in rappresentanza della comunità del cibo del casalasco-viadanese che raggruppa aziende agricole biologiche. Ha condotto l’architetto Damiano Chiarini (Persona Ambiente).
L’evento si inserisce all’interno della programmazione della settima edizione della “Discesa sul Po”, (previsto domenica 10 ma posticipato a domenica 17 per il maltempo), che vede l’adesione di ben diciassette Comuni rivieraschi.

La conclusione è avvenuta con l’intervento della Polisportiva Gioco; Ramona Broglia ha spiegato come l’attività di canoa anche per disabili, da Boretto e Viadana fino all’Isola Giarola, ben si inserisce nei programmi di valorizzazione del grande fiume.

Author: Gioco

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