“Gli atleti possono educare i giovani”

Giò torna sempre nelle scuole già visitate, ma ogni anno incontra classi nuove, docenti interessati, clima accogliente.

Altre scuole fanno richiesta e la squadra della Polisportiva Gioco si organizza per non lasciare fuori nessuno, con la consapevolezza di svolgere un’attività educativa di prim’ordine, confortata anche dal primo documento organico della Chiesa Cattolica sullo sport (giugno 2018: “Dare il meglio di sé”).

Dalle 50 pagine estrapoliamo una frase del 3° capitolo: “Con il loro comportamento gli atleti possono educare i giovani”.

È questo da sempre il programma della Gioco, ancor più evidente nel libro PARMANAUTI PER GIOCO, che raccoglie esempi di sportivi virtuosi, di persone che hanno trasformato la disabilità nella loro forza.

Già dalla copertina il libro galvanizza l’attenzione delle insegnanti. Subito sfogliano le pagine con i loro alunni, ripromettendosi di farne uso didattico per continuare le riflessioni che Laura, Francesco e Antonio propongono nell’ora gioiosa dedicata all’incontro.

I ragazzi, curiosi, attenti, interessati, comprendono anche meglio le difficoltà e il valore di alcuni compagni con disabilità. L’inclusione non è solo una bella parola ma una pratica quotidiana.

Giulia salutandoci ha detto: “La nostra classe senza la mia amica non è la stessa, quando c’è lei è tutto più bello e non importa se è disabile.”

I più piccoli a scuola non solo imparano ma a volte insegnano.

Gli autori del libro PARMANAUTI PER GIOCO hanno consegnato personalmente una copia ad ogni alunno delle sei classi seconde della Scuola Media Ferrari (26 gennaio). Un fatto insolito, perché il libro viene donato solo ai docenti per l’uso didattico. Ma alla Ferrari quest’anno c’è un bel progetto che coinvolge anche la Polisportiva Gioco:

“Alleniamoci alla vita”. Obiettivi: stimolare una riflessione negli studenti in merito all’atteggiamento da adottare nei confronti di ciò che accade; in particolare comprendere il valore della perseveranza di fronte a sconfitte o difficoltà come risposta contrastante ad un atteggiamento arrendevole e rinunciatario.

Siamo in sintonia. Abbiamo voluto anticipare la consegna del LIBRO rispetto all’intervento in aula e in palestra programmato per la prima settimana di marzo. I ragazzi avranno più tempo per leggere e riflettere.

Author: Gioco

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