Esselunga e Polisportiva Gioco s’incontrano sul tema del DONO

Esselunga si mette a disposizione del Territorio per aiutare associazioni meritevoli come la Gioco che ha coinvolto Parma, la propria città, in vari progetti portando l’esperienza degli sportivi disabili nelle scuole e nelle aziende.

Ben venga la possibilità per la Polisportiva di ricevere da ESSELUNGA una parte dei contributi che l’azienda intende elargire al Territorio con il programma ESSEDONA.

Le nostre squadre di nuoto, basket, sitting volley, danza, hockey, sono duramente colpite dalla pandemia, in modo più grave le persone più fragili costrette ai domiciliari. Tuttavia l’impegno sportivo con persone con disabilità prosegue a costi sempre più alti.

Il campionato nazionale di basket in carrozzina è cominciato, con un notevole investimento per l’uso della palestra nel rispetto di tutte le norme più rigorose: tamponi e igienizzanti a ripetizione per giocatori e volontari autorizzati, impianti di trasmissione in diretta delle partite per consentire la visione anche a porte chiuse. Pure gli allenamenti di sitting volley comportano numerosi tamponi e igienizzanti.

Ancora più difficile e dispendiosa è l’assistenza agli atleti più fragili, chiusi nelle case: tablet e PC, slides e lezioni a distanza, per tenere vivi i contatti in attesa che si possa tornare nelle piscine e nelle palestre.

 Sono impegnative le conseguenze delle limitazioni imposte dal Covid-19 alle numerose attività della Polisportiva Gioco: nuoto agonistico, amatoriale e terapeutico; canoa; danza; danceability; hockey; presenza di testimonial nelle scuole; team building aziendali con i nostri atleti; MagicaBici con cargo bike a disposizione per animazione nei parchi e servizio di trasporto; il progetto Inclusitting premiato dall’Università di Macerata per l’educazione e l’inclusione. Ma la Gioco non si ferma, perché tutto quello che riesce a fare e progettare è un grande investimento sulle persone, con benefici vantaggi per il Territorio.

 La Polisportiva Gioco si aprì al territorio di Parma nel 1957, proprio all’epoca di due grandi stragi, quasi dimenticate: quella della poliomielite e quella del talidomide. Dopo i “mutilatini” della Seconda Guerra Mondiale, gli istituti di don Carlo Gnocchi si riempivano di bambini e di giovani poliomielitici e focomelici, con le stampelle, con le carrozzine… Proprio quei giovani davano vita alla Polisportiva don Gnocchi, proponendosi come persone nelle piscine, nelle palestre, nella città, nelle scuole.

 Polisportiva Gioco Parma ODV

CREDIT AGRICOLE

IBAN     IT25W0623012701000036891483

Author: Gioco

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