PARMANAUTI A SCUOLA: Corcagnano, Vigatto e Carignano

Il progetto della Polisportiva Gioco, rinominato PARMANAUTI A SCUOLA, è ripartito per la decima volta. Le scuole ci invitano e ci accolgono.

280 (duecentottanta!) sono gli alunni incontrati in due settimane, classe per classe: 6 classi di quarta elementare, 7 classi di prima e terza media.

E siamo solo all’inizio dell’anno scolastico. Lo scorso anno abbiamo superato il numero di 3.000.

Altri due Istituti sono entrati nel calendario annuale: Newton e De La Salle.

Riportiamo le considerazioni di Laura Lentini, coautrice del libro PARMANAUTI PER GIOCO, attivamente presente negli incontri in aula.

Oggi nelle scuole i programmi di base vengono integrati con aperture alle realtà del territorio, per portare esperienze vive che escono dai libri di testo e permettono agli alunni di aprire la mente per diventare adulti, cittadini attivi e consapevoli.

Una di queste iniziative è “Parmanauti a Scuola” che ha ripreso il suo viaggio ormai decennale tra le aule con Antonio, Laura e Francesco, e nelle palestre con Diletta, Walter e Baba che insegnano con passione e competenza il sitting volley e fanno giocare i ragazzi delle medie.

I bambini e i ragazzi sono molto interessati quando arrivano persone, atleti, campioni: qualcuno rimane senza parole, qualcuno è incuriosito, qualcuno è contento, qualcuno è sorpreso e qualcun altro forse spaventato. Gli studenti sono guidati alla scoperta di aspetti dello sport che ancora non conoscono. I più piccoli con la loro voglia di sapere alzano la mano, qualche volta parlano, lasciando il pensiero libero, facendo correre la fantasia e la lingua, sempre nel rispetto delle regole. Poter dar voce alle loro emozioni raccontando storie ed esperienze li aiuta a riflettere e ad ancorare quanto appena ascoltato al loro mondo.

I nostri operatori sono entrati in classe con il sorriso, coinvolgendo gli alunni con il dialogo e la visione di alcuni video. Lo sport è una bella alternativa alla lezione che i bambini accolgono con entusiasmo.

“Lo sport è per tutti” – dicono cominciando a elencare i loro sport: chi fa calcio, chi fa pallavolo, chi fa danza, chi fa nuoto e chi più ne ha, più ne metta. “Lo sport è bello – continuano. – Lo sport fa bene e rafforza. Lo sport è amicizia. Lo sport regala soddisfazione e delusione ma soprattutto ti porta a usare quello che si ha.”

Questi sono solo alcuni dei messaggi che passano.

Incontrare e leggere sul libro “Parmanauti per Gioco” le storie di straordinaria normalità dissolve quello che poco prima era un dubbio, una remora; i bimbi ricercano i volti e le imprese di Francesco e Laura diventati amici e compagni d’avventura a cui mostrare la zucca di Halloween fatta da loro.

Le barriere, se mai ce ne sono state, sembrano crollare. Non vedono più la carrozzina o la mano di plastica, vedono solo le persone, gli atleti che sono venuti a trovarli. La paura è sparita. Da domani quando torneranno a scuola con i compagni avranno un atteggiamento amichevole, per strada sorrideranno insegnando agli adulti che tutti siamo diversi e che la carrozzina o il bastone o la stampella sono strumenti per muoversi meglio e non sono certo la persona.

Tanta strada si deve ancora percorrere, ma già qualche seme è nel terreno buono e da parte loro anche gli insegnanti si impegnano a lavorare perché i bambini comprendano e facciano tesoro di queste esperienze.

Nella classe a fine mattina la frase: “yes I can” risuona forte e chiara, sarà forse lo spunto per qualche scritto o disegno che verrà esposto al Palasport per colorare le pareti della sede della Polisportiva Gioco.

Author: Gioco

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